A.A.A. Call per creativi Posted on 15 Gennaio 202115 Gennaio 2021 by Melania L’associazione Art Flood lancia la call per creativi: un logo per l’associazione Di seguito il bando DESCRIZIONE Art Flood è un’associazione nata nel 2016 ad opera della dott.ssa Melania Ruggini, curatrice indipendente e storica dell’arte, per promuovere l’arte e la creatività nel Polesine e nel Delta del Po, un territorio tra due fiumi e affascinante, tuttavia ancora poco conosciuto e ai margini rispetto ai tradizionali circuiti artistici. L’associazione si occupa della creazione e promozione di eventi artistici, come mostre, festival e manifestazioni anche in collaborazione con altri Enti e realtà del territorio, nonché di comunicazione, divulgazione e didattica, attraverso pubblicazioni e laboratori didattici nelle scuole, valorizzando l’arte contemporanea, l’arte pubblica e la street art, il volontariato, la cultura della solidarietà, le giovani generazioni, supportando il territorio di riferimento e la creatività, specialmente under 35. OBIETTIVO DELLA CALL EVOCARE È MEGLIO CHE DESCRIVERE Questo contest è dedicato alla realizzazione di un logo capace di identificare l’anima dell’associazione Art Flood, tenendo conto delle sue stesse finalità, e darle forza, incisività ed immediatezza. Il logo dovrà evocare nelle persone il ruolo dell’associazione quale intermediario per la diffusione della creatività garantendo il rispetto per l’espressione dell’uomo e per i talenti; dovrà essere inedito, distintivo e originale; dovrà essere versatile e applicabile, mantenendo la sua riconoscibilità su formati e materiali informativi diversi, su qualsiasi soluzione editoriale e promozionale sia cartacea sia digitale; dovrà essere espressione della creatività contemporanea. Saranno valutati l’originalità e la creatività delle proposte. REQUISITI PER LA PARTECIPAZIONE Il concorso è rivolto a creativi, sia cittadini italiani che stranieri. Ogni candidato può inviare una sola proposta. ISTRUZIONI PER IL CARICAMENTO E L’INVIO DELLA DOCUMENTAZIONE Una volta finalizzato il lavoro dovrà essere realizzato: Uno o più file (.jpg o .png) con il logo principale e secondario (insieme e separati) a colori e in bianco e nero. Un file .pdf contenente una breve descrizione del lavoro svolto, con spiegazione e motivazioni dell’idea proposta. Tutti i file andranno inviati al seguente indirizzo email: artflood@yahoo.com. Insieme ai file di progetto dovrà essere inviata copia del proprio documento di identità in corso di validità, valevole ad identificare il partecipante. PREMIO Una giuria composta dai membri dell’associazione Art Flood selezionerà a proprio insindacabile giudizio l’autore della proposta migliore, a cui sarà dedicato un evento (mostra o laboratorio o murales o installazione, etc.) o una collaborazione nell’ambito del festival DeltArte – il delta della creatività – IX edizione, all’interno del calendario artistico del 2021. DURATA DELLA CALL Sarà possibile partecipare al contest e quindi inviare i propri lavori dal 15 gennaio 2021 alle ore 12.00 al 05 marzo 2021 alle ore 12.00. COMUNICAZIONI Il risultato del contest sarà pubblicato sul sito del festival Deltarte www.deltarte.com il giorno 12 marzo alle ore 12.00 Il vincitore sarà contattato direttamente, non sarà pubblicata una classifica. Le comunicazioni saranno inviate all’indirizzo di posta elettronica con cui sarà sottoposto il progetto; si prega di mettere anche il contatto telefonico per eventuali necessità. CONDIZIONI AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Ai sensi dell’art. 10 della Legge n 675 del 31 dicembre 1996 e ssmm e del D.Igs n. 196 del 30/06/2003, il trattamento dei dati personali sarà improntato a liceità e correttezza nella piena tutela dei diritti dei concorrenti per gli scopi previsti dal presente bando.
Codigoro 25 novembre Posted on 23 Novembre 202023 Novembre 2020 by Melania Nel Comune di Codigoro la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, istituita dall’Onu per il 25 novembre, quest’anno viene celebrata con un murales di 200 metri quadrati, un omaggio poetico a una ragazza speciale: Ishrak Amine, studentessa marocchina di 21 anni residente a Mesola uccisa dal padre, poi suicidatosi, nel 2015. Il murales è stato realizzato dall’artista C0110 all’interno del festival itinerante DeltArte – il delta della Creatività, ideato e curato da Melania Ruggini, grazie al contributo del Comune di Codigoro e in collaborazione con l’associazione Art Flood di Rovigo e UDI Codigoro. ‘‘Niente ferma il tuo orizzonte’’ è il titolo di quest’opera di street art che campeggia sulla facciata principale della palestra delle scuole medie, in via della Resistenza. “Con questo murales, ricordando Ishrak e tutte le donne violate nei loro diritti e nei loro sogni da padri, mariti, fidanzati, fratelli, lanciamo un monito affinché mai più nessun sogno, progetto, speranza, desiderio, aspirazione di una donna vengano soffocati dalla furia assassina di un uomo”. Con queste parole il sindaco di Codigoro Alice Sabina Zanardi spiega le motivazioni che l’hanno spinta a commissionare quest’opera di arte. Il progetto nasce in collaborazione con l’associazione culturale Art Flood con sede a Rovigo, che si occupa di rigenerazione urbana legata all’arte contemporanea. “E’ stato un vero onore rendere omaggio con il nostro linguaggio, la street art, a questa splendida ragazza- commenta la curatrice del progetto Melania Ruggini– la cui giovane e brillante vita è stata brutalmente spezzata dall’odio e dai pregiudizi. Questo murales rispecchia l’opera di sensibilizzazione che da 8 anni facciamo, attraverso creatività, nelle scuole, centri giovanili, e nei vari comuni con i quali collaboriamo. A Codigoro è il secondo murales consecutivo che realizziamo; l’anno scorso abbiamo trattato la tematica dei cambiamenti climatici nell’asilo Pollicino qui a fianco. Per noi la street art è lo strumento migliore, il più diretto e democratico, per lanciare messaggi e contenuti importanti, legati all’attualità, che invitano tutti alla riflessione”. Da parte sua l’artista C0110 spiega: ”Da sempre sono legato alle tematiche sociali e in particolare mi piace parlare dei più deboli, degli ultimi, della parte fragile della società, come le donne. Qualche giorno prima di realizzare l’opera ho avuto modo di parlare con la madre di Ishrak per cercare di esprimere nel miglior modo possibile la terribile vicenda che ha vissuto e mi ha spiegato come la figlia amasse moltissimo studiare, per cui ho tradotto questa sua passione per la conoscenza con l’esplorazione dello spazio, nella quale ancora troppe poche donne sono protagoniste”. Un murales in cui gli occhi sorridenti della giovane donna catturano fin da subito l’attenzione per la loro espressività, la profondità e la luce che emanano, così come il sorriso spalancato sul mondo, spento dalla furia omicida del padre della ragazza che, con esso, ha spezzato anche i suoi sogni e le aspirazioni. I folti capelli neri sono una coltre di stelle in cui tante astronaute sono impegnate a solcare lo spazio, chi a bordo di uno skateboards, chi di un razzo, chi abbraccia una mezzaluna gialla, chi trasporta un cuore, mentre un cartello con la scritta ‘‘tutto l’amore del mondo’’ sta a significare l’importanza del rispetto e dell’amore verso le donne. Il murales sarà inaugurato mercoledì 25 novembre alle 12.15 presso la palestra delle scuole medie, dopo una mattinata dedicata a divulgare nelle varie classi il rispetto per le donne e la lotta al femminicidio.
Un’edizione indimenticabile Posted on 9 Novembre 202010 Novembre 2020 by Melania Si è conclusa a Corbola con il murales dell’artista bolognese Luogo Comune l’ottava edizione del festival itinerante annuale “DeltArte – il delta della creatività”, da un’idea della curatrice indipendente Melania Ruggini. Partito il4 luglio, il ricco calendario artistico ha coinvolto i comuni di Rosolina, Porto Tole, Loreo, Villadose, Gavello, Lendinara, Taglio di Po, Corbola, terminando a fine ottobre. Anche quest’anno l’arte publica è stata la vera protagonista del festival, dando vita a 8 nuove opere di street art che si aggiungono alle 50 già realizzate dal 2012 nel Polesine e nelle province di Rovigo, Ferrara e Padova. L’ideatrice Melania Ruggini sottolinea l’importanza del festival per la creazione di un museo diffuso da scoprire tutto l’anno. “Ringrazio come sempre la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e le amministrazioni partecipanti per aver supportato il festival fin dalla sua nascita. Un progetto di rigenerazione urbana e creativa che è partito con un preciso obiettivo: la creazione di museo a cielo aperto, da visitare tutto l’anno, insieme alle altre bellezze del Delta del Po e del Polesine”. “La street art è un’arte democratica, alla portata di tutti e in questo momento difficile di pandemia è ancora più adatta, è Covid free come dico io” conclude. Il festival è partito da Rosolina con l’istallazione di trash art “La barca dei diritti” dell’artista Zentequerente, dedicata al rispetto dell’ambiente e realizzata con bottiglie di plastica raccolte nella spiaggia, per il riuso consapevole. Il comune di Porto Tolle ha accolto l’ospite d’onore del festival, l’artista di fama internazionale Alice Pasquini, la prima donna in Italia ad aver portato la street art un po’ in tutto il mondo. Durante la sua residenza d’artista nel cuore del Delta del Po Alicè ha dato vita a “Teen Spirit”: tre giovani donne sognanti, tre amiche, sono colte in un momento di intimità, spontaneità e rilassatezza, e campeggiano sulla palestra comunale di via Giordano, in pieno centro urbano. La seconda opera è firmata C0110 che ha realizzato presso le scuole medie del comune di Loreo un’opera dal forte significato sociale: un inno alla vita e alle donne, espressa nelle due figure femminili ritratte, una donna in dolce attesa e una bimba che tiene in mano una palla che simboleggia la Terra. Un invito ai ragazzi a prendersi cura del Pianeta con azioni concrete. La biblioteca di Villadose è stata oggetto della creatività dell’artista romano Daniele Tozzi che, usando la tecnica del calligramma, ha focalizzando l’attenzione sull’importanza della lettura, a partire dall’infanzia. Le parole chiave impresse nel murales (libertà, idee, parole, diritti umani, rispetto, pace) vanno a formare l’immagine di una ragazzina che legge un libro. Nel comune di Taglio di Po l’artista padovano Alessio B, celebre per la sua infermiera Wonder Woman creata nell’ospedale civile di Padova, ha creato due bellissime opere contestuali, Blow e Green Fairy Tail, rispettivamente presso la biblioteca comunale e sulla facciata principale della scuola dell’infanzia Il Girasole, che hanno come protagonisti i bambini, la loro energia e la loro grande creatività. Il pensiero di Alessio B è rivolto a tutti i bambini e alle scuole, duramente messi alla prova in questo periodo di pandemia. A Gavello l’azienda agricola la Galassa ha ospitato il giovane e talentoso artista Banco Ittico che ha realizzato un’opera legata alla sana e corretta alimentazione a partire dai bambini, per accoglierli al meglio con le loro famiglie nella giocosa atmosfera della fattoria didattica. In scena l’ecosistema che si incontra nella campagna polesana e i protagonisti dell’azienda agricola e della lotta biologica integrata: da una parte gli insetti “buoni” come la coccinella, dall’altra quelli “cattivi” come gli afidi. In questo ecosistema, dove i protagonisti sono il tarassaco, la crisopa, l’ape, i lombrichi, il bruco, gli organismi viventi interagiscono tra loro, costituendo un sistema autosufficiente in equilibrio dinamico. A Lendinara è tornata per il secondo anno consecutivo l’artista italo argentina Carolì. Per l’occasione ha realizzato tre interventi urbani, nella stazione dei treni, sulla palestra dell’istituto Comprensivo e presso Parco San Francesco, trasponendo il suo libro illustrato “Il pianeta giallo”, una storia d’amore contemporanea che tratta tematiche sociali di forte attualità, come la malattia psichiatrica e i senza fissa dimora. La protagonista di questo racconto è infatti una giovane clochard che vive in stazione e che conoscerà l’amore, anche se questo sentimento sarà frutto dell’immaginazione. A Corbola il giovane artista bolognese Luogo Comune si è messo in gioco con un tema legato alla storia locale, ossia l’esperimento utopico della ”Tamisiana Repubblica di Bosgattia” fondata in un isolotto del Delta del Po dal professore Luigi Salvini negli anni 50 del ‘900. Il focus su questa particolare storia è un invito a conoscere più da vicino le peculiarità di questo territorio, che ha ancora molto da svelare ai suoi turisti. Per tutto il periodo del festival sono andati in scena i laboratori didattici con le scuole e i centri giovanili, condotti dagli artisti in residenza, che hanno coinvolto nella loro creazione i bambini e i ragazzi per farli sentire “street artist per un giorno”. Questo fortunato format, nato nel 2014 e molto apprezzato dalle scuole e dalle famiglie del territorio, coinvolge i ragazzi per sensibilizzati sulla conoscenza del territorio, presentando dal vivo la street art attraverso i protagonisti che la vivono e la realizzano ogni giorno. Un lavoro di sensibilizzazione dunque che si svolge su un doppio binario: la conoscenza dell’arte urbana, del proprio territorio e quindi delle proprie radici storiche. Ultima importante novità del festival è la geolocalizzazione sul sito www.deltarte.com delle opere di street art create in questi 8 anni di attività, che si trovano all’esterno e dunque sonofruibili tutto l’anno. Un viaggio che può essere virtuale ma anche reale, per regalare ai nostri visitatori la possibilità di creare il proprio tour nei luoghi del festival, scoprendo questa nostra terra tra i due fiumi da un’altra angolazione: l’arte urbana. Idea e curatela di Melania Ruggini Artisti: Zentequerente – Alice Pasquini – C0110- Daniele Tozzi- Banco Ittico- Alessio B – Carolì – Luogo Comune www.deltarte.com; info.deltarte@gmail.com
Luogo Comune a Corbola Posted on 1 Novembre 20203 Novembre 2020 by Melania Si è conclusa nel comune di Corbola l’ottava edizione del festival itinerante di arte urbana. Il calendario di quest’anno è stato davvero fitto di appuntamenti che hanno visto la street art sempre grande protagonista. Il museo di arte diffusa continua dunque ad arricchirsi con gli 8 nuovi murales creati da luglio a ottobre. L’ultimo murales di questa ricca edizione è stato realizzato dall’artista ventottenne Luogo Comune sulla facciata dell’ufficio postale, in pieno centro urbano. Il murales narra l’esperienza utopica, transitoria, libera, indipendente dellaTamisiana Repubblica di Bosgattia, l’esperimento sociale che prese vita presso l’isola del Balotin dal 1946 al 1955 grazie all’intraprendenza del professore Luigi Salvini e del suo gruppo di amici. L’opera mette in risalto i simboli di questa storia: dalle tende rosse, all’isola del Balutin, al tamiso che serviva per pescare, ai pesci come il cefalo o l’anguilla, alle barche, nei colori della repubblica ossia il rosso e il blu. L’artista è stato molto stimolato da questa storia locale e ha sottolineato come sia importante nel suo percorso artistico confrontarsi con le tradizioni locali che sono i suoi soggetti preferiti. Il soggetto è stato fortemente voluto dal sindaco Michele Domeneghetti. “Il tema fa parte della nostra storia e della nostra cultura- sottolinea con soddisfazione il primo cittadino. Fa piacere accogliere questo segno importante della nostra cultura; ovviamente il festival continuerà oltre questa inaugurazione. Abbiamo infatti in programma la creazione di altri murales che ricordano grandi momenti della nostra storia”. “Siamo felici di inaugurare questo nuovo murales che compone il puzzle dei 50 murales che sono stati realizzati in questi 8 anni di attività nel Delta del Po e più in generale nel Polesine- ha commentato la curatrice del festival, Melania Ruggini – L’anno scorso abbiamo inaugurato il murales di Alessio Bolognesi sulla facciata della biblioteca e tre anni fa è stata realizzata un’ altra opera pubblica di Igor Molin, sugli spalti del campo sportivo polifunzionale. A completare il format ricordiamo le mostre fotografiche, le installazioni e altri appuntamenti importanti con il workshop di autocostruzione CanPo”. E conclude invitando il pubblico a visitare questo museo a cielo aperto, che si può percorrere da Lendinara al Delta del Po in auto ma anche in bicicletta, usando la mappa presente nel sito.
Alessio B ritorna con Green Fairy Tail Posted on 29 Ottobre 20203 Novembre 2020 by Melania Taglio di Po Un ritorno molto atteso, quello dell’artista di fama internazionale Alessio B a Taglio di Po per l’ottava edizione di DeltArte. Dopo le opere realizzate nell’asilo Il Girasole, i due bellissimi stencil sulla facciata e sulla porta d’ingresso dell’edificio scolastico, l’artista padovano è intervenuto nel centro città, di fronte alla Biblioteca Comunale in via Oroboni 7. Il risultato è un’immagine poetica, efficace e di grande suggestione, che ritrae una bimba intenta a leggere, seduta su una pila di libri, dalle cui pagine spiccano il volo delle leggiadre ed eteree farfalle. “Green Fairy tail” è il titolo di questa nuova opera di arte urbana realizzata specificamente per questo luogo. “L’energia di una giovane mente che legge si abbina all’energia green che è metaforicamente rappresentata dalle evocative farfalle in volo – commenta la curatrice del festival, Melania Ruggini. “Un’opera dalla doppia lettura: da un lato si porta l’attenzione sul potere della lettura, che dovrebbe iniziare fin da piccoli come motore e nutrimento per il nostro cervello e per la nostra vita; dall’altro si sottolinea l’importanza dell’energia green rappresentata da verdi farfalle in volo, che rimandano al luogo, che ospita le colonnine elettriche per le auto”. “L’ecosostenibilità si sposa con la cultura e in particolare con l’arte urbana – commenta il vicesindaco Alberto Fioravanti, che ha fortemente voluto l’opera di Alessio B in questo luogo. “Taglio di Po sta diventando la città della street art grazie al festival DeltArte che ha realizzato i murales di Alessandra Carloni, Centocanesio, Melinda Sefcic, Riccardo Buonafede e ora il famosissimo Alessio B. Siamo molto felici di promuovere questo tipo di arte che possono apprezzare tutti i cittadini, indistintamente e che va ad abbellire gli angeli della nostra città”. “Sono molto orgogliosa di aver portato nella terra più giovane d’Italia le grandi firme della street art come per l’appunto Alessio B, che ha una storia molto prolifica e che ha lavorato, ad esempio, a fianco del padre della stencil art, Blek Le Rat. E’ un onore aver conosciuto un grande artista che si è rivelato una persona di grande umiltà e semplicità, di quelle che piacciono a noi”. La curatrice conclude con una riflessione: “ Un ulteriore vanto è sapere che per prima ho introdotto la street art in Polesine, dando nuova vita a quartieri grigi, rotatorie anonime, periferie urbane dimenticate grazie a queste opere. Sono molto felice di aver portato questa forma d’arte popolare e diretta in un territorio spesso dimenticato e non ancora valorizzato come dovrebbe, ed è gratificante essere stati presi ad esempio da altri festival che ora propongono il nostro format in capoluoghi che a malapena conoscevano i linguaggi della contemporaneità. Ulteriore indice della qualità di questa operazione culturale che sta diventando museo a cielo aperto, da visitare tutto l’anno”. Insomma, DeltArte ha aperto la strada a nuovi format e a forme artistiche inedite nel territorio e questo primato sembra essere un plusvalore per questo giovane festival che ha già una grande storia, grazie alla fora della creatività.
Carolì a Lendinara con Il pianeta giallo Posted on 29 Ottobre 202030 Ottobre 2020 by Melania Carolì ritorna per il secondo anno consecutivo a Lendinara. Dopo gli interventi artistici sulle tre cabine elettriche dell’anno scorso, questa volta l’artista argentina ha creato tre opere di arte pubblica rispettivamente nella stazione dei treni, nella palestra dell’Istituto Comprensivo e nel Parco di San Francesco. Il percorso itinerante si snoda come un libro illustrato che ha per soggetto il Pianeta Giallo, racconto breve non ancora pubblicato, che è la storia di un amore impossibile verso l’altro e verso noi stessi. L’arte di Carolì, così infantile e sognante, spensierata e leggera, giocosa e colorata, è in grado di tradurre tematiche di grande attualità come la malattia mentale e le problematiche sociali riguardanti le persone ‘ai margini’, come i senza tetto. La storia– Il Pianeta Giallo narra l’incontro in una stazione ferroviaria tra Marta, artista clochard e un ragazzo, uno dei tanti pendolari che si muovono veloci tra andate e ritorni. Il ragazzo senza nome s’innamora perdutamente di Marta, la ragazza senza una fissa dimora, ma lei non lo ricambia; abituata a vivere in un mondo di colori e creatività, l’amore del ragazzo rappresenta una lingua sconosciuta che non potrà mai entrare nelle ombre della sua mente. Il ragazzo è disposto a seguire Marta oltre le apparenze, i pregiudizi, i limiti psichici e sociali fino al Pianeta Giallo, una realtà parallela in cui Marta è destinata a vivere per sempre. Solo tuffandosi nel riflesso di se stesso, il ragazzo riuscirà a raggiungere il Pianeta Giallo. Ad aspettarlo, al posto di Marta troverà molto di più: scoprirà la vera natura del suo folle amore.
2014 – Geografie ad alto potenziale creativo Posted on 8 Settembre 20208 Settembre 2020 by Melania Ritorna il festival DeltArte – il Delta della creatività, sostenuto anche quest’anno dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo all’interno del concorso Culturalmente. Il programma di DeltArte 2014 segue la metodologia del museo diffuso sul Delta del Po e si articola in una fitta serie di eventi, da aprile a settembre 2014, dedicati all’arte contemporanea in interazione con il territorio, la natura e l’ambiente del Delta del Po della Provincia di Rovigo. La seconda edizione del festival d’arte contemporanea DeltArte è dedicata idealmente alla Rovra, il celebre albero plurisecolare, diventato l’emblema del territorio e scomparso nella primavera del 2013. Questa perdita è stata vissuta sentitamente dagli abitanti locali e dell’intera provincia di Rovigo, facendo seguire numerosissime dichiarazioni d’intenti per non farla cadere nell’oblio e per perpetuarne la memoria. Mostre, performance, installazioni, concerti, escursioni ambientali, laboratori didattici, residenze d’artista, eventi enogastronomici sono gli ingredienti salienti della manifestazione, organizzati in un percorso itinerante e realizzati da una ventina di artisti nazionali ed internazionali under 35 anni, selezionati per la loro ricerca, il loro curriculum e legati da un minimo comune denominatore: l’esplorazione di identità geografiche e umane in divenire e ai margini rispetto alle grandi rotte dell’odierna globalizzazione. Secondo questa metodologia progettuale, si intendono per l’appunto svelare le vitali potenzialità del connubio arte e natura per un cambio di rotta qualitativo nel futuro prossimo del Delta del Po, una terra ricca su diversi fronti: socio-antropologici, paesaggistici, naturalistici, turistici e ancora poco nota rispetto alle sue potenzialità. Grazie a questa manifestazione, il Delta del Po della Provincia di Rovigo viene concepito, agito e percepito come un vero e proprio museo diffuso da esplorare nei mesi del festival assieme al festival gemello Voci per la Libertà – una canzone per Amnesty, alle escursioni e alle visite guidate, che per l’edizione 2014 sono aumentati di numero per rispondere alle esigenze di ogni target generazionale. Gli artisti di DeltArte, operando nella piena autonomia del proprio linguaggio e nella piena coerenza della loro attuale ricerca, sono ancora una volta sollecitati da una tematica comune che per il 2014 è dedicata alle nuove rotte della cultura di cui il Delta del Po è l’emblema. L’intento è perciò di allineare le loro opere e creazioni allo studio del territorio di riferimento, secondo diverse angolature, ognuno secondo la propria specificità. I sopralluoghi artistici nel Delta del Po, il confronto con la gente del luogo, lo studio ravvicinato, l’indagine approfondita delle realtà dapprima locale e poi nazionale, sono i principali strumenti di indagine e approfondimento volti a focalizzare il singolo intervento artistico su quei territori che più di altri dovrebbero essere valorizzati Culturalmente e che con le loro caratteristiche isolate e determinate, sono particolarmente adatti a promuovere taluni valori, quali la coesione sociale, la valorizzazione e la salvaguardia di un ambiente unico al mondo, ricco di storia e di risorse, attraverso la divulgazione culturale, l’associazionismo, il senso di appartenenza ai luoghi. Gli artisti lavoreranno in sinergia con le associazioni locali e con ciò che il territorio del Delta del Po può loro offrire, per cui molte opere saranno realizzate con materiali di recupero trovati in loco, come legno, reti, boe, conchiglie, sassi, etc. Il fine è infatti quello di responsabilizzare la popolazione su tematiche di urgente attualità come il riciclo, proponendo una tipologia di creazioni artistiche basate sul rispetto dei materiali naturali e dell’ambiente. Aspettando DeltArte Geografie ad alto potenziale creativo New Land, installazione di Emmanuele Panzarini
2013- Luoghi comuni storie di confine Posted on 8 Settembre 20204 Novembre 2020 by Melania Luoghi comuni, storie di confine Un festival tra Polo Nord ed Equatore Svelata la natura del cartello stradale che dallo scorso maggio è visibile a chi percorre la strada statale Romea: “Se stai guidando dall’Equatore al Polo Nord sei esattamente a metà strada”. Questo cartello, che ha fatto molto discutere gli automobilisti e proliferare commenti sui vari social network, non è una normale segnalazione stradale ma un’opera d’arte contemporanea realizzata da Pablo Chiereghin per DeltArte, festival itinerante d’arte contemporanea del Delta del Po, in corso dal 24 maggio fino al 29 settembre 2013. L’artista, che vive da diversi anni a Vienna, è nato ad Adria e spiega così la sua opera: «Il focus tematico di DeltArte è “luoghi comuni storie di confine” ed io ho pensato di celebrare il territorio in relazione ad altre parti di mondo». Il cartello si trova sul 45° parallelo nord, linea immaginaria equidistante da equatore e Polo Nord. Chiereghin, che non è nuovo a lavori contraddittori, prosegue spiegando: « Il mio intento non era quello di creare un segnale topografico, quanto piuttosto di valicare le barriere mentali, presentando un itinerario improbabile e affascinante che automaticamente proietta chi lo legge lontano, relativizzando il luogo dove ci si trova e mettendolo in relazione ad infinite altre realtà, esistenze, percorsi». Il progetto, finanziato come l’intero festival dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e supportato dal Comune di Taglio di Po e da Eni Agip (che ha concesso il suolo per la posa del cartello) è visibile all’entrata di Taglio di Po. Tuttavia questa è solo una delle numerose opere dei giovani creativi invitati a DeltArte 2013 e disseminate nell’Ente Regionale Veneto del Parco del Delta del Po. Il Museo Regionale della Bonifica di Ca’ Vendramin, sempre a Taglio di Po, ha ospitato la mostra collettiva Luoghi comuni, storie di confine: in mostra le opere di Pablo Chiereghin, Disan Danilov, Hannah Gauntlett, Sandra Miranda Pattin, Luca Lumaca, Emmanuele Panzarini, Hitness, Giorgia Severi & Giovanni Lami, Michele Tommasini, affiancati dal grande maestro Alberto Biasi. «Le opere si adattano in maniera armonica e fluida nel contesto museale dell’ex idrovora» ha commentato Lino Tosini, Direttore della Fondazione Ca’ Vendramin, che da maggio a settembre ha registrato un’ottima affluenza di pubblico, con oltre 3.500 presenze. Molto positivo anche il numero di visitatori del Giardino Botanico Litoraneo di Rosolina Mare, nel cui percorso si può incontrare l’installazione land art Border Line di Giorgia Severi, realizzata con canne palustri del luogo, che fino ad oggi è stata vista da oltre 2.500 persone. Senza contare i numerosi turisti, specialmente stranieri, che rimangono a bocca aperta nel trovare l’inedito restyling della torre piezometrica di Rosolina Mare, che ha per protagonisti un fenicottero rosa, una garzetta e un ramarro, graziosi abitanti del delicato e armonioso habitat del Delta del Po. Entusiasti i commenti dei passanti che si fermano ad ammirare il murales di Hitnes, e che ora chiedono al Comune di invitare anche l’anno prossimo lo street artist di fama internazionale per ultimare il lavoro. A completare il circuito creativo di DeltArte è Ariano nel Polesine con un evento creato appositamente per l’agosto Arianese, in scena dal 27 luglio al 25 agosto. Per l’occasione, infatti, l’artista colombiana Sandra Miranda Pattin ha realizzato un’installazione site-specific per la comunità locale, alla quale ha inoltre donato due disegni luminosi dedicati alle antiche tradizioni e alle professioni scomparse di Santa Maria in Punta, dove Sandra ha soggiornato una settimana tramite una residenza d’artista per preparare il suo intervento artistico. In definitiva, il primo esperimento di rigenerazione artistico- culturale sul Delta del Po della Provincia di Rovigo sembra aver funzionato, tanto che ora la popolazione attende il seguito; a questo proposito, gli organizzatori sembrano non tirarsi indietro e ci riprovano con il bando Culturalmente 2014, indetto dalla Fondazione Cariparo, principale mecenate di questa originale iniziativa nata sotto il segno della creatività giovanile under 35. Se il progetto andrà in porto, la prossima edizione di DeltArte sarà dedicata a quelle geografie ad alto potenziale creativo, di cui il Parco del Delta del Po potrebbe possederne tutte le caratteristiche grazie all’arte e alla qualità delle idee.
Banco Ittico a “la Galassa” di Gavello Posted on 21 Agosto 20201 Novembre 2020 by Melania DeltArte il delta della creatività approda all’azienda agricola la Galassa di Gavello. Una fattoria didattica nel cuore del Polesine, un luogo incantato dove il tempo sembra davvero essersi fermato. E’ qui che Simone Carraro, in arte Banco Ittico, sta soggiornando da alcuni giorni in residenza d’artista, invitato dal festival itinerante di arte contemporanea e dalla curatrice Melania Ruggini. “Ho scelto questo giovane artista – spiega Melania Ruggini- perchè lo trovo molto adatto e in linea con questa azienda agricola. Simone basa la sua ricerca sull’interazione tra immagine e scrittura analizzando quelle situazioni spesso marginali in cui il rapporto intrinseco tra uomo e natura è una realtà quotidiana. Proprio alla Galassa Simone ha trovato il suo habitat (dal latino “abitare”). Per la realizzazione delle sue opere, il giovane artista veneziano intercetta le caratteristiche faunistiche e della cultura popolare in relazione all’ambiente in cui interviene, traducendole attraverso il proprio codice allegorico in forme figurative e verbali”. L’obiettivo di quest’opera è quello di sensibilizzare il pubblico sull’importanza dei delicati ecosistemi presenti nel mondo contadino e che rischiano sempre più di scomparire, soppiantati dall’inquinamento, dall’industria e dalla distruzione degli ambienti naturali. Il murales realizzato alla Galassa è una sorta di lavagna didattica che mette in connessione i protagonisti dell’azienda agricola e della lotta biologica integrata: da una parte gli insetti “buoni” come la coccinella, dall’altra quelli “cattivi” come gli afidi. In questo ecosistema, dove i protagonisti sono il tarassaco, la crisopa, l’ape, i lombrichi, il bruco, gli organismi viventi interagiscono tra loro, costituendo un sistema autosufficiente in equilibrio dinamico. Tra tutti i tasselli che vanno a comporre questa fitta connessione di biodiversità si innestano delle relazioni che contribuiscono al continuo scambio di energia e materia. La perdita di una singola comunità comporterebbe la destabilizzazione di questo delicato equilibrio. La padrona di casa, l’intraprendente Giovanna Zecchin, è entusiasta di questa esperienza: “Ormai da 6 anni la nostra azienda ha aperto le porte al festival DeltArte e alla creatività dei tanti artisti invitati, collaborando attivamente con Melania Ruggini. Questo murales è il nostro biglietto da visita, ci identifica profondamente a partire dalle radici della pianta del tarassaco che rappresenta le nostre radici familiari, attive da tre generazioni in questo territorio. “L’agricoltura familiare – ha continuato – è ciò che più si avvicina al paradigma della produzione alimentare sostenibile e vede gli agricoltori impegnati in attività diversificate che conferiscono loro un ruolo centrale nella sostenibilità ambientale e nella conservazione della biodiversità. L’esperienza con Simone è stata meravigliosa: anche lui ha origini contadine e abbiamo scoperto di avere tanti punti in comune”. Durante la settimana di residenza artistica, la Galassa ha aperto le proprie porte alle famiglie, ai turisti e all’animazione del centro estivo di Gavello e ha coinvolto i bambini e i ragazzi nel laboratorio creativo alla scoperta della fattoria didattica e della creatività. L’INAUGURAZIONE E’ FISSATA PER SABATO 12 SETTEMBRE ALLE ORE 11 presso l’azienda Agricola la Galassa, via Guccia 12, Gavello (RO)
Daniele Tozzi a Villadose Posted on 10 Agosto 20201 Novembre 2020 by Melania La terza opera di DeltArte 2020 è il grande calligramma colorato realizzato dall’artista romano Daniele Tozzi sulla facciata della Biblioteca di Villadose (RO). Un omaggio alla potenza delle parole e al potere della lettura, in un’epoca dove il libro è stato quasi del tutto soppiantato dai mezzi di comunicazione di massa, come telefoni, tablet, televisione… Nel calligramma, la lettera diviene il mezzo fondamentale per creare le forme generando un perfetto equilibrio tra scrittura ed effetto visivo. Daniele Tozzi è un artista romano che ha fatto di questo strumento il suo principale espediente espressivo; dopo aver realizzato per lungo tempo graffiti con lo pseudonimo di Pepsy si è avvicinato al mondo della grafica e dell’hand lettering. Lo studio della lettera è sempre stata perciò una costante che lo ha accompagnato e lo accompagna tuttora nel suo percorso creativo. Per DeltArte 2020 Daniele ha creato un’opera contestuale legata in maniera indissolubile al luogo di intervento, la biblioteca, luogo di aggregazione e di cultura. La protagonista è volutamente una bambina: un invito rivolto alle giovani generazioni a fruire di questo luogo e a leggere. Le parole che compongono la figura sono state pensate insieme alla curatrice Melania Ruggini e richiamano i valori del festival: diritti umani, libertà, creatività, cultura, gioco. Durante la residenza, l’artista ha incontrato i ragazzi del Centro estivo E..state in movimento e li ha coinvolti in un laboratorio creativo finalizzato alla creazione dei calligrammi. «Un grazie vivissimo all’amministrazione di Villadose – ha sottolineato la curatrice di DeltArte Melania Ruggini – con la quale si è collaborato bene in questi anni con le tante iniziative realizzate: con le scuole per il murale di Zentequerente e Alessandra Carloni, al campo sportivo di via Matteotti con l’opera di Centocanesio arrivando a quest’opera di Tozzi, artista noto per l’arte pubblica e attivo da oltre vent’anni sul panorama artistico nazionale. Daniele lavora con diverse gallerie nel campo dei calligrammi su tela ed è quindi adattissimo a promuovere questa iniziativa legata alla biblioteca. Dal libro che si basa sul peso delle parole al murale che ispira immaginazione, creatività, diritti umani e libertà».