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Categoria: EDIZIONI

2014 – Geografie ad alto potenziale creativo

Posted on 8 Settembre 20208 Settembre 2020 by Melania

Ritorna il festival DeltArte – il Delta della creatività, sostenuto anche quest’anno dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo all’interno del concorso Culturalmente. 

Il programma di DeltArte 2014 segue la metodologia del museo diffuso sul Delta del Po e si articola in una fitta serie di eventi, da aprile a settembre 2014, dedicati all’arte contemporanea in interazione con il territorio, la natura e l’ambiente del Delta del Po della Provincia di Rovigo. 

La seconda edizione del festival d’arte contemporanea DeltArte è dedicata idealmente alla Rovra, il celebre albero plurisecolare, diventato l’emblema del territorio e scomparso nella primavera del 2013. Questa perdita è stata vissuta sentitamente dagli abitanti locali e dell’intera provincia di Rovigo, facendo seguire numerosissime dichiarazioni d’intenti per non farla cadere nell’oblio e per perpetuarne la memoria.  

Mostre, performance, installazioni, concerti, escursioni ambientali, laboratori didattici, residenze d’artista, eventi enogastronomici sono gli ingredienti salienti della manifestazione, organizzati in un percorso itinerante e realizzati da una ventina di artisti nazionali ed internazionali under 35 anni, selezionati per la loro ricerca, il loro curriculum e legati da un minimo comune denominatore: l’esplorazione di identità geografiche e umane in divenire e ai margini rispetto alle grandi rotte dell’odierna globalizzazione. 

Secondo questa metodologia progettuale, si intendono per l’appunto svelare le vitali potenzialità del connubio arte e natura per un cambio di rotta qualitativo nel futuro prossimo del Delta del Po, una terra ricca su diversi fronti: socio-antropologici, paesaggistici, naturalistici, turistici e ancora poco nota rispetto alle sue potenzialità. 

Grazie a questa manifestazione, il Delta del Po della Provincia di Rovigo viene concepito, agito e percepito come un vero e proprio museo diffuso da esplorare nei mesi del festival assieme al festival gemello Voci per la Libertà – una canzone per Amnesty, alle escursioni e alle visite guidate, che per l’edizione 2014 sono aumentati di numero per rispondere alle esigenze di ogni target generazionale.

Gli artisti di DeltArte, operando nella piena autonomia del proprio linguaggio e nella piena coerenza della loro attuale ricerca, sono ancora una volta sollecitati da una tematica comune che per il 2014 è dedicata alle nuove rotte della cultura di cui il Delta del Po è l’emblema. L’intento è perciò di allineare le loro opere e creazioni allo studio del territorio di riferimento, secondo diverse angolature, ognuno secondo la propria specificità. I sopralluoghi artistici nel Delta del Po, il confronto con la gente del luogo, lo studio ravvicinato, l’indagine approfondita delle realtà dapprima locale e poi nazionale, sono i principali strumenti di indagine e approfondimento volti a focalizzare il singolo intervento artistico su quei territori che più di altri dovrebbero essere valorizzati Culturalmente e che con le loro caratteristiche isolate e determinate, sono particolarmente adatti a promuovere taluni valori, quali la coesione sociale, la valorizzazione e la salvaguardia di un ambiente unico al mondo, ricco di storia e di risorse, attraverso la divulgazione culturale, l’associazionismo, il senso di appartenenza ai luoghi.

Gli artisti lavoreranno in sinergia con le associazioni locali e con ciò che il territorio del Delta del Po può loro offrire, per cui molte opere saranno realizzate con materiali di recupero trovati in loco, come legno, reti, boe, conchiglie, sassi, etc. Il fine è infatti quello di responsabilizzare la popolazione su tematiche di urgente attualità come il riciclo, proponendo una tipologia di creazioni artistiche basate sul rispetto dei materiali naturali e dell’ambiente.

Aspettando DeltArte

 

Geografie ad alto potenziale creativo

New Land, installazione di Emmanuele Panzarini

Posted in EDIZIONI

2013- Luoghi comuni storie di confine

Posted on 8 Settembre 20204 Novembre 2020 by Melania

Luoghi comuni, storie di confine

Un festival tra Polo Nord ed Equatore

 

Svelata la natura del cartello stradale che dallo scorso maggio è visibile a chi percorre la strada statale Romea: “Se stai guidando dall’Equatore al Polo Nord sei esattamente a metà strada”.  

Questo cartello, che ha fatto molto discutere gli automobilisti e proliferare commenti sui vari social network, non è una normale segnalazione stradale ma un’opera d’arte contemporanea realizzata da Pablo Chiereghin per DeltArte, festival itinerante d’arte contemporanea del Delta del Po, in corso dal 24 maggio fino al 29 settembre 2013.   

L’artista, che vive da diversi anni a Vienna, è nato ad Adria e spiega così la sua opera: «Il focus tematico di DeltArte è “luoghi comuni storie di confine” ed io ho pensato di celebrare il territorio in relazione ad altre parti di mondo».  Il cartello si trova sul 45° parallelo nord, linea immaginaria equidistante da equatore e Polo Nord.  Chiereghin, che non è nuovo a lavori contraddittori, prosegue spiegando: « Il mio intento non era quello di creare un segnale topografico, quanto piuttosto di valicare le barriere mentali, presentando un itinerario improbabile e affascinante che automaticamente proietta chi lo legge  lontano, relativizzando il luogo dove ci si trova e mettendolo in relazione ad infinite altre realtà, esistenze, percorsi». 

Il progetto, finanziato come l’intero festival dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e supportato dal Comune di Taglio di Po e da Eni Agip (che ha concesso il suolo per la posa del cartello) è visibile all’entrata di Taglio di Po.  

Tuttavia questa è solo una delle numerose opere dei giovani creativi invitati a DeltArte 2013 e disseminate nell’Ente Regionale Veneto del Parco del Delta del Po. 

Il Museo Regionale della Bonifica di Ca’ Vendramin, sempre a Taglio di Po, ha  ospitato la mostra collettiva Luoghi comuni, storie di confine: in mostra le opere di Pablo Chiereghin, Disan Danilov, Hannah Gauntlett, Sandra Miranda Pattin, Luca Lumaca, Emmanuele Panzarini, Hitness, Giorgia Severi & Giovanni Lami, Michele Tommasini, affiancati dal grande maestro Alberto Biasi. 

«Le opere si adattano in maniera armonica e fluida nel contesto museale dell’ex idrovora» ha commentato Lino Tosini, Direttore della Fondazione Ca’ Vendramin, che da maggio a settembre ha registrato un’ottima affluenza di pubblico, con oltre 3.500 presenze. 

Molto positivo anche il numero di visitatori del Giardino Botanico Litoraneo di Rosolina Mare, nel cui percorso si può incontrare l’installazione land art Border Line di Giorgia Severi, realizzata con canne palustri del luogo, che fino ad oggi è stata vista da oltre 2.500 persone. 

Senza contare i numerosi turisti, specialmente stranieri, che rimangono a bocca aperta nel trovare l’inedito restyling della torre piezometrica di Rosolina Mare, che ha per protagonisti un fenicottero rosa, una garzetta e un ramarro, graziosi abitanti del delicato e armonioso habitat del Delta del Po. Entusiasti i commenti dei passanti che si fermano ad ammirare il murales di Hitnes, e che ora chiedono al Comune di invitare anche l’anno prossimo lo street artist di fama internazionale per ultimare il lavoro. 

A completare il circuito creativo di DeltArte è Ariano nel Polesine con un evento creato appositamente per l’agosto Arianese, in scena dal 27 luglio al 25 agosto. Per l’occasione, infatti, l’artista colombiana Sandra Miranda Pattin ha realizzato un’installazione site-specific per la comunità locale, alla quale ha inoltre donato due disegni luminosi dedicati alle antiche tradizioni e alle professioni scomparse di Santa Maria in Punta, dove Sandra ha soggiornato una settimana tramite una residenza d’artista per preparare il suo intervento artistico. 

In definitiva, il primo esperimento di rigenerazione artistico- culturale sul Delta del Po della Provincia di Rovigo sembra aver funzionato, tanto che ora la popolazione attende il seguito; a questo proposito, gli organizzatori sembrano non tirarsi indietro e ci riprovano con il bando Culturalmente 2014, indetto dalla Fondazione Cariparo, principale mecenate di questa originale iniziativa nata sotto il segno della creatività giovanile under 35. Se il progetto andrà in porto, la prossima edizione di DeltArte sarà dedicata a quelle geografie ad alto potenziale creativo, di cui il Parco del Delta del Po potrebbe possederne tutte le caratteristiche grazie all’arte e alla qualità delle idee.

 

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Edizione 2020

Posted on 2 Luglio 202016 Novembre 2020 by Melania


Arrivato alla sua ottava edizione, il festival itinerante dedicato all’arte contemporanea  a cura di Melania Ruggini, prenderà il via ufficialmente il 4 luglio da Rosolina Mare per toccare via via altre 8 tappe.
Ad inaugurare Deltarte il 4 luglio ci sarà a Rosolina Mare “La barca dei diritti”, installazione di arte pubblica a opera di Zentequerente,
realizzata con bottiglie di plastica, per sensibilizzare il pubblico sul riciclo responsabile e sulla salvaguardia dell’ambiente e dei mari come quello di Rosolina, che anche quest’anno ha ottenuto la Bandiera Blu.

La street art è il fiore all’occhiello di DeltArte, il Delta della creatività che sta trasformando da 8 anni il Delta del Po e più in generale il Polesine in un vero e proprio museo diffuso, tramite la rigenerazione urbana che la street art porta con sè. Anche quest’anno si lavorerà con i bambini e i ragazzi del territorio, allo slogan “Artisti per un giorno”, mediante workshop e laboratori didattici con le stelle della street art.

Posted in EDIZIONI, EVENTI PASSATITagged arte, arte pubblica, deltarte, festival arte Veneto, festival di street art, festival veneto, musica

2019 Save the Planet

Posted on 23 Ottobre 20194 Novembre 2020 by Melania

È arrivato al settimo anno di attività il festival itinerante DeltArte – il Delta della creatività. Anche quest’anno le coloratissime opere di street art hanno invaso i comuni di Corbola, Lendinara, Loreo, Rosolina, Taglio di Po e Codigoro. 

La tematica di quest’anno è di stringente attualità: la salvaguardia dell’ambiente e il rispetto di madre terra. 

Lo slogan del festival “Save the planet” è stato un invito alla popolazione per una decisa presa di posizione nei confronti dell’ambiente. 

Gli street artist invitati, Alessandra Carloni, Alessio Bolognesi, Carolì, Centocanesio, Jessica Ferro, Zentequerente si sono confrontati con una problematica mondiale declinata al territorio di riferimento. Un territorio delicato, quello del Delta del Po, da sempre in continua evoluzione.

LE OPERE DI STREET ART

A Loreo l’artista Centocanesio ha creato un graffito di 30 metri dal titolo “Enjoy the planet” in viale della Stazione. 

A Taglio di Po l’artista romana Alessandra Carloni ha realizzato il murales “Salviamoci” sulla facciata della Casa delle Associazioni in Piazza Venezia.  Il problema dell’uso spasmodico della plastica e più nello specifico la morte ed estinzione delle balene è trattato in chiave onirica, racchiudendo un messaggio di speranza e positività rivolto alle giovani generazioni. 

Il Palazzetto dello Sport di Rosolina accoglie il murales di Jessica Ferro raffigurante un animale, lo storione, un tempo popoloso abitante del Delta del Po e ora purtroppo estintosi in queste acque. 

Nel comune di Corbola, sulla facciata della Biblioteca Pampanini, il protagonista è un altro animale, un pellicano, che invece di inghiottire pesci si ciba di condomini in cemento, il prodotto della massificazione edilizia e di piani regolatori non sempre ecosostenibili.  La firma è del celebre artista Alessio Bolognesi, che attualmente sta lavorando proprio sulle specie in via di estinzione. 

A Codigoro la scuola dell’infanzia Pollicino è stata abbellita da Zentequerente con un tenero soggetto che nasconde alcune preoccupanti insidie. Un orsetto trattiene nella zampa un frammento di ghiaccio che si sta sciogliendo, evocando gli attuali rischi correlati al surriscaldamento globale della terra con conseguente drastico ridimensionamento del Polo Nord. Altri sono i simboli racchiusi nell’opera realizzata dallo street artist, che puntano a far riflettere bimbi, adolescenti e adulti sui temi della sostenibilità ambientale e della pace.

Il festival si è concluso mercoledì 16 settembre con l’inaugurazione delle tre cabine elettriche del centro urbano di Lendinara dipinte dall’esordiente artista padovana Carolì. Le sue evocative figure femminili interpretano l’intesa possibile tra uomo e natura per salvaguardare la vita del nostro pianeta.

Posted in EDIZIONILeave a Comment on 2019 Save the Planet
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